La bozza del disegno di legge di bilancio 2022 prevede la proroga fino al 2025 del bonus investimenti soltanto con riferimento ai beni materiali e immateriali 4.0, mentre l’agevolazione per i beni ordinari resta ferma al 2022.
Stando alla bozza di bilancio, l’agevolazione viene ridotta rispetto a quella attuale.
Per quanto riguarda gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi indicati nell’Allegato A alla L. 232/2016 si passa, dalla misura attualmente prevista per il 2021 (50%, 30% e 10%) e quella relativa al 2022 (40%, 20% e 10%), alla misura del:
- 20%del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
Resta ferma, tuttavia, la condizione che per fruire del credito 4.0, i suddetti investimenti vengano compiuti a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026 a patto che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Relativamente agli investimenti in beni immateriali 4.0 di cui all’Allegato B alla L. 232/2016, la bozza di bilancio 2020 prevede una modifica del comma 1058 art.1 L.178/2020.
Tale modifica prevede che per le imprese che effettueranno investimenti aventi ad oggetto i sopracitati beni il credito d’imposta spettante è riconosciuto nella misura del 20% per l’anno 2023, nella misura del 15% per l’anno 2024, nella misura del 10% per l’anno 2025.
La bozza di bilancio prevede inoltre la proroga del credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative di cui all’art.1 comma 198 ss. della L. 160/2019.
La proroga del credito per attività di ricerca e sviluppo è proposta con le seguenti percentuali:
- in misura pari al 20% dei costi, con un limite massimo di 4 milioni di euro, fino al 31 dicembre 2022,
- in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni, dal 2023 e fino a al 31 dicembre 2031.
Il credito per innovazione tecnologica dovrebbe essere prorogato alle seguenti condizioni:
- in misura pari al 10%, nel limite massimo di 2 milioni, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023;
- in misura pari al 5%, nel limite massimo di 2 milioni, dal 2024 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025.
Il credito d’imposta per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica è riproposto con le seguenti percentuali:
- in misura pari al 15%, con un limite massimo di 2 milioni, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022;
- in misura pari al 10%, con un limite massimo di 4 milioni, per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023;
- in misura pari 5%, con un limite massimo annuale di 4 milioni, per i periodo d’imposta 2024 e 2025.