L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n.32/2022 del 21/09/2022, ha fornito rilevanti chiarimenti in merito all’applicabilità del Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno con particolare riferimento al settore della nautica da diporto.
E’ stato chiarito che le imprese che operano nel settore del noleggio di unità da diporto possono fruire del Credito Mezzogiorno in quanto il comparto di appartenenza non è assimilabile alle attività del “settore trasporti” escluso dall’agevolazione.
Le imprese che si trovino ad operare contestualmente sia nel settore trasporti e sia in quello della nautica da diporto potranno usufruire del credito Mezzogiorno a patto che le attività rappresentino distinti e autonomi rami d’azienda, dotati di contabilità separata ai fini fiscali.
Per godere dell’agevolazione l’investimento deve configurarsi come ampliamento della struttura produttiva esistente, non è ammessa la mera sostituzione della flotta di imbarcazioni già possedute.
Inoltre le imbarcazioni devono far parte di un’organizzazione d’impresa radicata nel territorio ammissibile al beneficio, non assume rilevanza la circostanza che la navigazione avvenga al di fuori del territorio agevolabile.
Secondo l’Agenzia delle Entrate, riprendendo le considerazioni fornite dall’OIC, le imbarcazioni da riporto, anche nell’ipotesi in cui non risultino espressamente classificate nelle voci B.II.2 e B.II.3, possono configurarsi come macchinari o impianti essenziali per l’esercizio dell’attività di noleggio di imbarcazioni da riporto con la conseguenza che gli investimenti in tali beni consentono la fruizione del Bonus Mezzogiorno.