L’art. 1 commi 265-266 della legge di bilancio n. 197/2022 prevede la proroga del credito d’imposta nel Mezzogiorno al 31 dicembre 2023 . L’agevolazione riguarda i beni strumentali nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Sono agevolabili gli investimenti in macchinari, impianti e attrezzature relativi a (circ. Agenzia delle Entrate n. 34/2016, § 3):
- la creazione di un nuovo stabilimento;
- l’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente;
- un cambiamento del processo produttivo di uno stabilimento esistente o per le grandi imprese localizzate nelle aree di cui all’art.107 del TFUE quelli a favore di una nuova attività economica.
In riferimento all’ investimento iniziale a favore di una nuova attività economica si intende un investimento in attivi materiali e immateriali relativo alla creazione di un nuovo stabilimento o alla diversificazione delle attività di uno stabilimento, a condizione che le nuove attività siano differenti a quelle svolte precedentemente nello stabilimento. Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti di mera sostituzione.
Per determinare i beni agevolabili occorre fare riferimento alla classificazione nelle voci B.II.2 e B.II.3 dell’attivo di Stato patrimoniale, secondo l’OIC 16.
Quanto alla misura dell’agevolazione, per le Regioni Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata, Sardegna e Molise, l’intensità massima dell’aiuto è pari al 45% per le piccole, al 35% per le medie e al 25% per le grandi imprese; per l’Abruzzo, invece, l’intensità massima dell’aiuto è pari al 30% per le piccole, al 20% per le medie e al 10% per le grandi imprese.
Sempre in tema di agevolazioni per il Mezzogiorno, la legge di bilancio 2023 ha altresì prorogato al 2023: il credito d’imposta per le ZES ; il credito d’imposta “maggiorato” per le attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e il credito d’imposta per l’installazione degli impianti di compostaggio.
Ai fini della fruizione del credito d’imposta, è necessario inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate l’apposita comunicazione (modello CIM17). Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione nel modello F24 (codice tributo “6869”) dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta.