Il piano Transizione 5.0 si appresta a diventare un elemento chiave per le imprese italiane interessate a digitalizzare e innovare i propri processi produttivi. Nel comunicato diffuso il 24 ottobre, il Ministero delle Imprese del Made in Italy, in accordo con Confindustria, ha annunciato significative modifiche volte a potenziare l’efficacia degli incentivi, tra cui l’ipotesi di incrementi delle aliquote e una semplificazione delle procedure di accesso.
Le novità del Piano: aliquote maggiorate e semplificazioni
Tra le principali novità in discussione c’è l’innalzamento della soglia di investimenti da 2,5 a 5 milioni di euro, che permette di accedere a crediti d’imposta maggiorati. Inoltre, si sta valutando l’aumento del valore massimo dei crediti d’imposta, con un passaggio dal 45% al 50% per le imprese che realizzano maggiori risparmi energetici.
Illuminotecnica e Climatizzazione inclusi nelle spese ammissibili
Tra le semplificazioni allo studio, il piano prevede di includere tra le spese ammissibili quelle relative agli impianti di illuminotecnica e di condizionamento, a patto che siano funzionali al processo produttivo (come nel caso degli alberghi). Questo alleggerimento potrebbe facilitare l’accesso agli incentivi anche per i settori con processi complessi. In più, le società Esco (Energy Service Company) potrebbero essere direttamente incluse tra i soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni.
Un’occasione da non perdere per le PMI
Per le PMI italiane, sfruttare al meglio questi incentivi può significare migliorare la propria produttività e sostenibilità, allineandosi alle sfide del mercato globale. È il momento giusto per le aziende di analizzare i propri bisogni e valutare come il piano Transizione 5.0 possa supportare la loro crescita.
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