La Legge di Bilancio 2025, sul tema Transizione 5.0, offre nuove opportunità per le imprese che desiderano investire in macchinari più efficienti e sostenibili, grazie a importanti modifiche al credito d’imposta e agli incentivi per il fotovoltaico. Di seguito le novità.
Sostituzione di beni
La Transizione 5.0 introduce condizioni vantaggiose per le imprese che decidono di sostituire i beni già esistenti con macchinari più efficienti dal punto di vista energetico.
Per i beni materiali acquistati in sostituzione, con caratteristiche analoghe ai precedenti, la caratteristica di ridurre i consumi della struttura produttiva o dei processi interessati dall’investimento in misura pari al 3% e al 5% viene data per assodata e non soggetta a calcoli di verifica percentuale, se i beni sostitutivi:
– sono interamente ammortizzati da almeno 24 mesi alla data di presentazione della comunicazione di accesso al beneficio;
-sono caratterizzati da un miglioramento dell’efficienza energetica, verificabile in base a norme tecniche o prassi di settore.
Se le imprese invece ritengono di poter ottenere un contributo più alto al 40 o 45% devono dimostrare una contribuzione al risparmio energetico superiore rispetto alle misure dello scaglione base. In quel caso rientrano nella normativa standard e sono soggette a monitorare i consumi per i cinque anni successivi all’intervento.
Percentuale maggiorata
La Legge di Bilancio introduce la possibilità di accedere a ad una percentuale di credito d’imposta più elevata, nel limite massimo di 10 milioni di euro di spesa, estendendolo a tutti gli investimenti, non solo a quelli legati alla sostituzione di macchinari.
In dettaglio:
- Per investimenti fino a 10 milioni di euro, il credito d’imposta è pari al 35% del costo e può arrivare al 45% per progetti che garantiscono un maggiore risparmio energetico.
- Per la parte di investimento che supera i 10 milioni (fino a un massimo di 50 milioni di costi ammissibili annui per impresa), il credito d’imposta è ridotto e varia tra il 5% e il 15%.
Queste agevolazioni si applicano ai progetti di investimento prenotati dal 1° gennaio 2024, ma è necessario inviare una comunicazione al GSE per verificare la disponibilità delle risorse programmate.
Incentivi per il Fotovoltaico
Un’altra grande novità riguarda gli impianti fotovoltaici. Con le nuove normative, le percentuali di calcolo del credito d’imposta sono state incrementate. Nello specifico, i moduli fotovoltaici di tipo A, B e C contribuiscono alla base del credito d’imposta con valori pari al 130%, 140% e 150% del loro costo rispettivamente. Grazie a queste modifiche, le imprese possono ottenere incentivi più elevati, arrivando fino al 67,5% del costo dell’impianto fotovoltaico, se abbinato a un bene trainante con un credito d’imposta del 45%.
Cumulo con altre agevolazioni
Il credito d’imposta della Transizione 5.0 può essere cumulato con le agevolazioni delle Zone Economiche Speciali (ZES) e delle Zone Logistiche Semplificate (ZLS), offrendo un ulteriore vantaggio economico alle imprese che investono in queste aree strategiche.