Con la Legge di Bilancio 2025, il Governo ha confermato la proroga del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) rendendo ancora più conveniente avviare o ampliare attività produttive nel Mezzogiorno.
Novità:
Dal 31 gennaio, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile il modello di richiesta e quello integrativo del credito d’imposta sia per le imprese ordinarie sia per quelle attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore forestale e nel settore della pesca e acquacoltura.
Le imprese interessate dovranno inviare due comunicazioni all’Agenzia delle Entrate:
- tra il 31 marzo 2025 e il 30 maggio 2025, indicando le spese ammissibili sostenute dal 16 novembre 2024 a quelle previste entro il 15 novembre 2025.
- entro il 2 dicembre 2025, sarà poi necessario inviare una comunicazione integrativa per attestare l’avvenuta realizzazione dell’investimento.
Tuttavia, per accedere al beneficio, è essenziale rispettare oltre alle scadenze anche i requisiti normativi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere per non perdere questa occasione.
Investimenti agevolabili
Il beneficio è rivolto alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali, macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi destinati a strutture produttive nel Sud Italia. Tra i beni strumentali agevolabili la norma include anche l’acquisto di terreni e l’acquisizione, realizzazione o ampliamento di Immobili strumentali all’investimento.
Per ottenere l’agevolazione, l’investimento deve qualificarsi come “investimento iniziale”, ossia riguardare:
- La creazione di un nuovo stabilimento, ad esempio l’apertura di una nuova unità produttiva.
- Interventi su uno stabilimento esistente, come:
- L’ampliamento della capacità produttiva, aggiungendo nuove linee di produzione.
- La diversificazione della produzione, introducendo prodotti mai realizzati prima.
- La trasformazione radicale del processo produttivo, adottando nuove tecnologie o metodi innovativi.
- La riattivazione di uno stabilimento chiuso, rimettendo in funzione un impianto dismesso.
⚠️Le imprese devono mantenere la loro attività all’interno della Zes per almeno cinque anni successivi al completamento degli investimenti, pena la perdita dei benefici.
Limiti e percentuali del bonus
Il bonus è calcolato in misura percentuale sul costo complessivo degli investimenti realizzati dal 15 novembre 2024 al 15 novembre 2025, con un valore minimo per ciascun progetto d’investimento di 200.000 euro e un valore massimo di 100 milioni di euro.
Per gli investimenti effettuati, il credito d’imposta varia in base:
- Area geografica:
– 40% dei costi nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
– 30% in Basilicata, Molise e Sardegna.
– Percentuali superiori, fino al 50%, sono applicabili per aree specifiche individuate come prioritarie in Puglia e Sardegna. - Dimensione dell’impresa:
–Piccole e medie imprese beneficiano di un incremento del credito, rispettivamente del 20% e del 10%.
Conclusione
L’estensione del credito d’imposta nelle ZES rappresenta un’importante opportunità per le aziende che vogliono investire nel Sud Italia. Tuttavia, per accedere ai benefici, sarà fondamentale comunicare le spese all’Agenzia delle Entrate nei termini previsti.
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